Jul 23 / Sergio Albertini

Tariffe freelance: una guida pratica per calcolare quanto farsi pagare!

La definizione delle tariffe da freelance richiede una valutazione accurata di molti aspetti, non è solo una questione di capacità e qualità del tuo lavoro. Quindi, prenditi il tempo che serve e trai ispirazione da questa guida pratica, pensata per aiutarti a calcolare quanto farti pagare.
Stai dando il massimo per far decollare la tua carriera come libero/a professionista, ma c’è una fastidiosa spina nel fianco che continua a pungere e ti tormenta: “Quanto dovresti farti pagare?”. Definire le tariffe freelance è un po’ come camminare su un filo sospeso nel nulla. Per alcune persone potrebbe essere eccitante, ma tu non sei un/una funambolo/a zen e questa traversata verso l’ignoto ti genera un’ansia pazzesca.

Servono un po’ di certezze in più. Una rete pronta a prenderti, nel caso dovessi scivolare. Il problema è che molti freelance tendono a sottovalutarsi e a offrire servizi a buon mercato, soprattutto all’inizio della loro carriera. È come se una vocina insistente continuasse a ripetergli che non valgono abbastanza e che una tariffa bassa può giustificare anche eventuali malcontenti.

Lo so, oh sì! Lo so! Capisco benissimo il tuo dilemma. Da un lato, non vuoi svalutare il tuo lavoro chiedendo troppo poco. Dall’altro, hai paura che chiedere troppo possa spaventare i potenziali clienti. E in mezzo c’è il desiderio di guadagnare abbastanza per coprire le spese e vivere decentemente. Almeno questo! Senza considerare la voglia di dimostrare ai detrattori che la tua scelta di lavorare come freelance non è stata un errore madornale.
Quindi, come si fa?

Ci sono molti aspetti da considerare, non è solo una questione di capacità e qualità del tuo lavoro. Dovresti considerare i costi operativi della tua attività e tutte le spese generali. Quindi, posa l’asta da equilibrista e prenditi questi 5 minuti per comprendere ogni aspetto nel processo di definizione delle tariffe da freelance. Iniziamo? Dai!

La base per il calcolo delle tariffe freelance: definire il tuo valore

Vuoi farti pagare abbastanza da coprire le spese, vivere sereno/a e magari mettere qualcosa da parte, per soddisfare un desiderio o tutelarti in caso di imprevisti. Mi sembra un approccio più che legittimo al lavoro da freelance.

Ma nel calcolo della tariffa oraria freelance, oltre a considerare tutti i costi e le spese mensili che potresti avere come libero/a professionista, prima è fondamentale essere consapevoli del proprio valore. E non sto parlando solo del denaro che ricevi in cambio delle tue prestazioni. Sto parlando del valore che apporti ai clienti con le competenze, l’esperienza, la creatività e la dedizione che metti in campo quando accetti un incarico.

Pensa a tutte le ore che hai trascorso a perfezionare le tue abilità, a tutti i progetti che hai portato a termine e alle sfide che hai superato. Pensa a tutte le volte che hai risolto un problema per un cliente, hai trasformato un’idea in realtà e hai contribuito al successo di un’impresa. Questo è il tuo valore. E merita di essere riconosciuto e remunerato adeguatamente.

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Ma come si fa a tradurre tutto questo in cifre? Come si fa a stabilire delle tariffe freelance che rispecchino il vero valore del tuo lavoro? Ecco alcuni suggerimenti:
  • analizza il mercato – cerca di capire quanto vengono pagati altri freelance con competenze ed esperienza simili alla tua. Questo ti darà un punto di partenza per stabilire le tue tariffe;
  • valuta le tue spese – calcola quanto ti costa vivere e lavorare. Ovvero, quanto spendi per l’affitto, le bollette, il cibo, i trasporti, le attrezzature, i software, la formazione, le tasse, ecc.? Considerare ogni dettaglio di spesa ti aiuterà a capire quanto devi guadagnare per avere un reddito decente;
  • considera il valore aggiunto che offri – forse sei un esperto/a in un campo molto specifico, o forse hai un approccio particolare che ti distingue dalla concorrenza. Questi fattori possono giustificare una tariffa più alta. Quindi, pensaci bene, trova e valorizza quelle abilità che ti permettono di far emergere la tua unicità.
Anche se il tuo obiettivo non è solo guadagnare di più, ma sentirti soddisfatto/a e valorizzato/a per il lavoro che fai, se vuoi garantirti lo stile di vita desiderato dovrai guadagnare abbastanza. Quindi, oltre ad aumentare la tua produttività personale, prenditi il tempo per riflettere sul tuo valore. Questo è il primo passo per non aver paura di chiedere quello che meriti!

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Come calcolare la tariffa oraria freelance

Definire il tuo valore è il primo passo. Ti dà sicurezza e convinzione nei tuoi mezzi. Ma calcolare le tariffe freelance non è comunque un processo banale. Non si tratta di tirare fuori un numero a caso dal cilindro, in base alle tue sensazioni. Servono attenzione, riflessione e un pizzico di matematica, poiché entrano in gioco diversi fattori, che devono essere miscelati con cura.
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Determina qual è il tuo obiettivo annuale

Prima di tutto, devi decidere quanto vuoi guadagnare. Sì, hai capito bene. Quanto vuoi portare a casa alla fine dell’anno? Questo sarà il tuo punto di partenza. È una cifra che dovrebbe coprire le spese e permetterti di vivere con serenità.

Quindi devi essere realistico/a, ma allo stesso tempo ambizioso/a. In altre parole, non si tratta di sognare ad occhi aperti, ma di stabilire un obiettivo concreto e raggiungibile.

Definisci le spese operative

Ogni attività ha dei costi. E per i freelance in regime forfettario qualsiasi spesa è un boomerang che arriva violento nello stomaco, visto che non possono detrarre nulla. Ogni spesa andrà a erodere i margini di guadagno.

Dunque, che si tratti del costo del tuo laptop, della connessione internet, dei software che utilizzi, o del caffè che ti mantiene sveglio/a durante le lunghe notti di lavoro, devi tenere conto di tutto. Ogni euro speso avrà un peso da ponderare quando calcoli la tua tariffa oraria freelance.

Stabilisci il numero di ore lavorative che puoi sostenere

Quante ore intendi o puoi lavorare ogni giorno? E quanti giorni alla settimana? Moltiplica queste cifre per ottenere il numero totale di ore lavorative all’anno.

Quando procedi con il calcolo delle ore lavorative, attenzione a non farti prendere la mano dall’entusiasmo o dal tuo straordinario spirito di sacrificio.

Considera sempre una percentuale di ore in cui potresti non lavorare, come le ferie per rilassarti e ricaricare le energie, o i possibili imprevisti legati a situazioni particolari. Ad esempio, una semplice influenza, o un infortunio, potrebbero costringerti all’angolo per alcuni giorni.
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Considera la Freedom Tax

La Freedom Tax è un concetto interessante, concepito da Andy Adams, che identifica quella somma di denaro annuale che sei disposto/a a sacrificare pur di non perdere i vantaggi dell’essere freelance (indipendenza, gestire il tuo tempo, lavorare da casa, evitare il traffico, lavorare con team diversi, ecc.).

Questa “tassa”, che ci si auto-impone, è estremamente soggettiva e personale, ma ti suggerisco di considerare almeno un 20% dell’importo che hai definito come obiettivo di guadagno annuale.

Ricordati delle tasse da pagare come freelance

Con il Regime Forfettario sei esente da IVA. Quindi, sei anche più competitivo/a rispetto ai concorrenti. Tuttavia, non sei esente tasse e non godrai di tutti i benefit che può avere un dipendente, come il trattamento per malattia, i contributi, ecc. E ricorda che c’è anche il commercialista da pagare.

Dunque, considera almeno un 30% di tassazione media sul salario annuale che hai stabilito di voler ottenere. Credimi, se non valuti tutto, dopo un anno di lavoro soddisfacente e produttivo, il tuo sorriso potrebbe finire per caderti dalle labbra davanti a quanto ti è rimasto sul conto corrente.

Calcolare la tua tariffa oraria da freelance

Ora che hai tutte le informazioni necessarie, è il momento di fare il calcolo delle tariffe freelance. Somma il salario desiderato, le spese operative e le tasse, poi sottrai la freedom tax e dividi il totale per il numero di ore lavorative che hai stabilito. Il risultato sarà la tua tariffa oraria. Perché? Semplice, sotto questa soglia non si mangia!

Certo, dovrai valutare se la tariffa oraria calcolata sia anche competitiva e realistica. Confrontala con le tariffe di altri freelance nel tuo settore e, se necessario, non esitare a fare degli aggiustamenti. Ecco fatto! Ora, hai una tariffa oraria che riflette il valore del tuo lavoro, copre le spese e ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

Tuttavia, ci sono altri aspetti da valutare. Non lasciare che la tariffa stabilita sia limitante. Considerala come una guida di base che dovrai comunque adattare alle specifiche esigenze dei progetti che prenderai in carico e alle tipologie di cliente con cui avrai a che fare.

Nel lavoro freelance servono flessibilità e lungimiranza. Anche se hai stabilito una base sotto cui non dovresti accettare un lavoro, valuta il contesto e le opportunità che può offrirti. Non esiste una regola rigida e immutabile. Dovrai essere uno/una stratega brillante, se vuoi cogliere le opportunità che fioriranno lungo il cammino da libero/a professionista. Puoi trovare alcuni efficaci approcci in questo articolo: strategie di pricing per freelance.

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Tariffe fisse vs Tariffe orarie: quale è meglio per te?

Ora, hai una tariffa di base. Sei pronto/a ad entrare nel cuore del dilemma: tariffe fisse o tariffe orarie? Questa è la domanda che tormenta molti freelance, poiché il nostro lavoro è talmente volubile e sfaccettato che, come ti ho detto, non ti permette di essere troppo rigido/a.

Le tariffe fisse sono quelle che stabilisci per un progetto nel suo complesso, indipendentemente dal tempo che impieghi per completarlo. Questo metodo ha il vantaggio di dare al cliente una cifra chiara e definita fin dall’inizio, eliminando le incertezze e le possibili sorprese.
Tariffe Freelance
Inoltre, se sei un/una mago/a dell’efficienza e riesci a completare il lavoro in meno tempo del previsto, potresti guadagnare di più rispetto a una tariffa oraria. Ma attenzione, se il progetto si rivela più complesso o richiede più tempo del previsto, potresti ritrovarti a lavorare più ore senza un compenso aggiuntivo. E questo non è positivo, specialmente se accade troppo spesso.

Invece, le tariffe orarie sono basate sul tempo che impieghi per completare un progetto. Questo metodo ha il vantaggio di garantirti un pagamento per ogni ora di lavoro, indipendentemente dalla complessità o dalla durata del progetto.

Dunque, la fatturazione oraria è preferibile se non sei sicuro/a di quanto tempo dovrai dedicare a un progetto. Ad esempio, se ti stai facendo le ossa su una nuova abilità e non sai ancora come misurare il tuo tempo, le tariffe orarie sono perfette.

Tuttavia, le tariffe freelance basate sul costo orario possono divenire insostenibili per un cliente, in particolare se stai svolgendo un lavoro continuativo. Oltre a creare qualche incertezza sull’investimento finale, che il tuo cliente dovrà sostenere.

E ancora, se sei molto efficiente e completi il lavoro in meno tempo del previsto, non puoi certo addebitare delle ore in più. Quindi, finiresti per guadagnare meno rispetto a una tariffa fissa.

Quale metodo scegliere? Dipende da te, dal tuo modo di lavorare, dal tipo di progetto e dalle esigenze del cliente. Alcuni freelance preferiscono usare una combinazione di entrambi, stabilendo una tariffa fissa per alcuni progetti e una tariffa oraria per altri.

L’importante è essere chiari e trasparenti con il cliente, spiegando come hai calcolato la tua tariffa e per quale motivo. Non dimenticare mai che le tariffe freelance non sono solo numeri a caso, rappresentano il valore che attribuisci al tuo lavoro e alla tua professionalità. Quindi, scegli con cura e non aver paura di chiedere il giusto compenso per il tuo lavoro.
Tariffa fissa o tariffa oraria: come calcolare le tariffe freelance

Considerazioni sul mercato e sulla concorrenza per definire le tariffe freelance

Siamo giunti alle porte di un territorio un po’ spinoso: il mercato e la concorrenza. Sì, lo so, può sembrare un argomento vasto e indefinibile, ma devi affrontarlo, se vuoi assicurarti che le tue tariffe da libero/a professionista siano calcolate nel modo corretto.

Prima di tutto, devi avere un’idea chiara del mercato in cui operi. Qual è la tariffa media per i servizi che offri? Quali sono le tariffe dei tuoi concorrenti? Queste informazioni ti aiuteranno a posizionarti nel mercato e a capire se le tue tariffe sono competitive.

Ma attenzione, non cadere nella trappola di sottostimare il tuo lavoro solo per competere con i prezzi più bassi. Ricorda, tu non stai vendendo un prodotto di massa, stai offrendo un servizio professionale, personalizzato e di alta qualità. Il tuo obiettivo non è essere il/la più economico/a, ma offrire il miglior rapporto qualità-prezzo.

Inoltre, considera anche le tendenze del mercato. Se lavori in un settore in crescita, con una forte domanda e poca offerta, potresti permetterti di alzare un po’ le tue tariffe. Al contrario, se il mercato è saturo e la concorrenza è feroce, potrebbe essere necessario essere un po’ più flessibili.

Infine, tieni d’occhio la concorrenza. Cosa offrono? Quali sono i loro punti di forza e di debolezza? Queste informazioni ti aiuteranno a differenziarti e a trovare il tuo spazio nel mercato.

Il mercato di riferimento e la concorrenza che lo abita sono altri 2 fattori importanti da considerare nel calcolo delle tariffe freelance. Proprio come lo sono il valore del tuo lavoro, l’esperienza che porti, le tue competenze e le qualità del servizio offerto. Quindi, studia il mercato, ma non dimenticare mai di personalizzare il tuo approccio e di renderlo esclusivo e differenziante.

Gestire le aspettative dei clienti

Finora abbiamo messo le tue esigenze al centro del processo per calcolare le tariffe freelance. È il momento di affrontare e gestire le aspettative dei clienti. Eh, sì. Stabilire le tue tariffe non è solo una questione di numeri, ma anche di comunicazione.

Quando presenti le tue tariffe ai clienti, stai in realtà comunicando il valore del tuo lavoro. Proprio così! Il prezzo che il tuo cliente è disposto a pagare è direttamente correlato al valore che sente di poterne trarre ed è qui che entra in gioco l’arte di gestire le aspettative.

Prima di tutto, devi essere chiaro/a e trasparente. Spiega ai tuoi clienti come hai calcolato le tue tariffe, quali servizi sono inclusi, quali sono quelli che vengono considerati degli extra. Questo aiuterà i tuoi clienti a capire il valore che stanno ricevendo e a ridurre le contrattazioni.

Cerca di essere flessibile. Ogni cliente è diverso, ogni progetto è unico. A volte, il budget è limitato, ma il cliente offre altre opportunità di lavoro in uno specifico settore. Adattare le tue tariffe alle esigenze specifiche dei tuoi clienti può essere un grande vantaggio.

Tuttavia, mai scambiare la flessibilità con la svalutazione del tuo lavoro. Non devi mai sentirti obbligato/a a lavorare per meno di quanto meriti. Se un cliente non apprezza il valore del tuo lavoro, forse non è il cliente giusto per te.

Se puoi, cerca di superare le aspettative dei tuoi clienti. Fornisci un servizio eccellente, rispetta le scadenze, sii professionale e disponibile. Agendo in questo modo non solo costruisci una buona reputazione, ma potrai anche giustificare le tue tariffe freelance e, chissà, forse anche di aumentarle in futuro.

Rivedere e aggiornare regolarmente le tue tariffe freelance

Questo è un aspetto che molti professionisti tendono a trascurare, finché non si rendono conto che i costi analizzati in precedenza sono cresciuti e i margini si stanno assottigliando: revisionare e aggiornare le tariffe freelance è necessario.

In un mondo dinamico e in continua evoluzione, come quello dei freelance, stabilire delle tariffe e poi dimenticartene, non è un buon approccio: devono seguire e riflettere sempre il cambiamento.

Prima di tutto, dovresti tenere d’occhio il mercato. Le tariffe standard nel tuo settore possono cambiare nel tempo, a causa di vari fattori come l’inflazione, le tendenze del momento, l’arrivo di nuove tecnologie. Pensa all’AI: il suo impatto è stato molto violento nel mondo del lavoro. Ad esempio, l’intelligenza artificiale per scrivere articoli ha rimescolato le carte sul tavolo dei copywriter freelance. Devi essere consapevole di questi cambiamenti e adattare le tue tariffe di conseguenza.

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Inoltre, dovresti considerare la tua crescita professionale. Con l’esperienza, le competenze e le conoscenze che acquisisci, il valore del tuo lavoro aumenta. E le tue tariffe dovrebbero esprimere questo cambiamento. Non aver paura di aumentare le tariffe quando senti che è il momento giusto per farlo. Dopotutto, il tuo obiettivo non è essere il freelance più economico, ma il freelance che offre il miglior rapporto qualità-prezzo.

Rivedere e aggiornare le tariffe non è un segno di avidità, ma di professionalità. È un modo per assicurarti che il tuo lavoro venga sempre valutato in modo equo e tu possa continuare a fare quello che ami.
Tariffa Oraria Freelance

Tariffe freelance: dai il giusto valore al tuo lavoro

Ti senti ancora come un/una funambolo/a che cammina sul filo sospeso nel nulla? Spero proprio di no! Abbiamo affrontato diversi aspetti importanti per aiutarti a calcolare le tue tariffe e mi auguro che tu abbia colto un concetto fondamentale: stabilire le tariffe freelance non è solo una questione di numeri,** ma di valore **. Il valore del tuo lavoro, del tuo tempo e delle tue competenze.

Esistono diversi approcci, ma nessuna formula magica che possa definire una tariffa “giusta” per tutti. Ogni freelance è unico/a, con competenze, esperienza e obiettivi specifici. E le tue tariffe dovrebbero riflettere questa unicità.

Quindi, prenditi il tempo necessario a riflettere, fare i tuoi calcoli e ascoltare il tuo istinto. Non aver paura di chiedere quello che ritieni giusto. E non dimenticare di rivedere e aggiornare le tariffe regolarmente, per assicurarti che riflettano sempre il valore del tuo lavoro.

Allora, sei pronto/a a stabilire le tue tariffe e dare inizio alla tua avventura? Spero di sì. Perché il mondo ha bisogno di persone come te, persone che hanno il coraggio di seguire la loro passione, di fare quello che amano e di creare valore.

Noi di Freelance Flow siamo sempre qui per aiutarti. Quindi, se hai domande, dubbi, o vuoi ottimizzare la creazione di servizi strategici per alimentare il tuo business non esitare a contattarci. Alla fine, siamo tutti sulla stessa barca e insieme, possiamo affrontare qualsiasi sfida ci si presenti.
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