Ora, hai una tariffa di base. Sei pronto/a ad entrare nel cuore del dilemma:
tariffe fisse o tariffe orarie? Questa è la domanda che tormenta molti freelance, poiché il nostro lavoro è talmente volubile e sfaccettato che, come ti ho detto, non ti permette di essere troppo rigido/a.
Le tariffe fisse sono quelle che stabilisci per un progetto nel suo complesso, indipendentemente dal tempo che impieghi per completarlo. Questo metodo ha il vantaggio di dare al cliente una cifra chiara e definita fin dall’inizio, eliminando le incertezze e le possibili sorprese.
Inoltre, se sei un/una mago/a dell’efficienza e riesci a completare il lavoro in meno tempo del previsto, potresti guadagnare di più rispetto a una tariffa oraria. Ma attenzione, se il progetto si rivela più complesso o richiede più tempo del previsto, potresti ritrovarti a lavorare più ore senza un compenso aggiuntivo. E questo non è positivo, specialmente se accade troppo spesso.
Invece, le tariffe orarie sono basate sul tempo che impieghi per completare un progetto. Questo metodo ha il vantaggio di garantirti un pagamento per ogni ora di lavoro, indipendentemente dalla complessità o dalla durata del progetto.
Dunque, la fatturazione oraria è preferibile se non sei sicuro/a di quanto tempo dovrai dedicare a un progetto. Ad esempio, se ti stai facendo le ossa su una nuova abilità e non sai ancora come misurare il tuo tempo, le tariffe orarie sono perfette.
Tuttavia, le tariffe freelance basate sul costo orario possono divenire insostenibili per un cliente, in particolare se stai svolgendo un lavoro continuativo. Oltre a creare qualche incertezza sull’investimento finale, che il tuo cliente dovrà sostenere.
E ancora, se sei molto efficiente e completi il lavoro in meno tempo del previsto, non puoi certo addebitare delle ore in più. Quindi, finiresti per guadagnare meno rispetto a una tariffa fissa.
Quale metodo scegliere? Dipende da te, dal tuo modo di lavorare, dal tipo di progetto e dalle esigenze del cliente. Alcuni freelance preferiscono usare una combinazione di entrambi, stabilendo una tariffa fissa per alcuni progetti e una tariffa oraria per altri.
L’importante è essere chiari e trasparenti con il cliente, spiegando come hai calcolato la tua tariffa e per quale motivo. Non dimenticare mai che le tariffe freelance non sono solo numeri a caso, rappresentano il valore che attribuisci al tuo lavoro e alla tua professionalità. Quindi, scegli con cura e non aver paura di chiedere il giusto compenso per il tuo lavoro.
Siamo giunti alle porte di un territorio un po’ spinoso: i
l mercato e la concorrenza. Sì, lo so, può sembrare un argomento vasto e indefinibile, ma devi affrontarlo, se vuoi assicurarti che le tue tariffe da libero/a professionista siano calcolate nel modo corretto.
Prima di tutto, devi avere un’idea chiara del mercato in cui operi. Qual è la tariffa media per i servizi che offri? Quali sono le tariffe dei tuoi concorrenti? Queste informazioni ti aiuteranno a posizionarti nel mercato e a capire se le tue tariffe sono competitive.
Ma attenzione, non cadere nella trappola di sottostimare il tuo lavoro solo per competere con i prezzi più bassi. Ricorda, tu non stai vendendo un prodotto di massa, stai offrendo un servizio professionale, personalizzato e di alta qualità. Il tuo obiettivo non è essere il/la più economico/a, ma offrire il miglior rapporto qualità-prezzo.
Inoltre, considera anche le tendenze del mercato. Se lavori in un settore in crescita, con una forte domanda e poca offerta, potresti permetterti di alzare un po’ le tue tariffe. Al contrario, se il mercato è saturo e la concorrenza è feroce, potrebbe essere necessario essere un po’ più flessibili.
Infine, tieni d’occhio la concorrenza. Cosa offrono? Quali sono i loro punti di forza e di debolezza? Queste informazioni ti aiuteranno a differenziarti e a trovare il tuo spazio nel mercato.
Il mercato di riferimento e la concorrenza che lo abita sono altri 2 fattori importanti da considerare nel calcolo delle tariffe freelance. Proprio come lo sono il valore del tuo lavoro, l’esperienza che porti, le tue competenze e le qualità del servizio offerto. Quindi, studia il mercato, ma non dimenticare mai di personalizzare il tuo approccio e di renderlo esclusivo e differenziante.
Finora abbiamo messo le tue esigenze al centro del
processo per calcolare le tariffe freelance. È il momento di affrontare e gestire le aspettative dei clienti. Eh, sì. Stabilire le tue tariffe non è solo una questione di numeri, ma anche di comunicazione.
Quando presenti le tue tariffe ai clienti, stai in realtà comunicando il valore del tuo lavoro. Proprio così! Il prezzo che il tuo cliente è disposto a pagare è direttamente correlato al valore che sente di poterne trarre ed è qui che entra in gioco l’arte di gestire le aspettative.
Prima di tutto, devi essere chiaro/a e trasparente. Spiega ai tuoi clienti come hai calcolato le tue tariffe, quali servizi sono inclusi, quali sono quelli che vengono considerati degli extra. Questo aiuterà i tuoi clienti a capire il valore che stanno ricevendo e a ridurre le contrattazioni.
Cerca di essere flessibile. Ogni cliente è diverso, ogni progetto è unico. A volte, il budget è limitato, ma il cliente offre altre opportunità di lavoro in uno specifico settore. Adattare le tue tariffe alle esigenze specifiche dei tuoi clienti può essere un grande vantaggio.
Tuttavia, mai scambiare la flessibilità con la svalutazione del tuo lavoro. Non devi mai sentirti obbligato/a a lavorare per meno di quanto meriti. Se un cliente non apprezza il valore del tuo lavoro, forse non è il cliente giusto per te.
Se puoi, cerca di superare le aspettative dei tuoi clienti. Fornisci un servizio eccellente, rispetta le scadenze, sii professionale e disponibile. Agendo in questo modo non solo costruisci una buona reputazione, ma potrai anche giustificare le tue tariffe freelance e, chissà, forse anche di aumentarle in futuro.
Questo è un aspetto che molti professionisti tendono a trascurare, finché non si rendono conto che i costi analizzati in precedenza sono cresciuti e i margini si stanno assottigliando:
revisionare e aggiornare le tariffe freelance è necessario.
In un mondo dinamico e in continua evoluzione, come quello dei freelance, stabilire delle tariffe e poi dimenticartene, non è un buon approccio: devono seguire e riflettere sempre il cambiamento.
Prima di tutto, dovresti tenere d’occhio il mercato. Le tariffe standard nel tuo settore possono cambiare nel tempo, a causa di vari fattori come l’inflazione, le tendenze del momento, l’arrivo di nuove tecnologie. Pensa all’AI: il suo impatto è stato molto violento nel mondo del lavoro. Ad esempio, l’
intelligenza artificiale per scrivere articoli ha rimescolato le carte sul tavolo dei copywriter freelance. Devi essere consapevole di questi cambiamenti e adattare le tue tariffe di conseguenza.